La cessione del credito
La cessione del credito è una particolare modalità attraverso la quale un credito può essere ceduto e quindi trasferito da un soggetto originario ad un altro, secondo le modalità descritte nell’articolo 1260 e seguenti del codice civile.
Cosa prevede l’acquisizione e cessione del credito?
Viene stipulato un contratto tra il creditore cedente ed un terzo che intende acquistare questi crediti e che viene definito cessionario. Questo contratto assume validità ed efficacia con il consenso di questi due soggetti, senza che sia necessario il consenso da parte del debitore ceduto, in quanto si ritiene ininfluente per quest’ultimo pagare all’uno piuttosto che all’altro.
E’ comunque necessario che il debitore venga adeguatamente informato al fine di pagare correttamente al soggetto legittimato dal titolo e per evitare che paghi due volte.
Il contratto si perfezione attraverso uno scambio di corrispondenza tra cedente e cessionario, avente data e contenuto certo.
La cessione del credito può avvenire secondo due modalità.
Pro Soluto: il cedente assicura l’esistenza del debito, ma non che il debitore pagherà, trasferendo quindi sul cessionario il rischio dell’inadempimento.
Pro Solvendo: oltre all’esistenza del debito, il cedente assicura anche la solvibiltà da parte del debitore. Quindi se quest’ultimo non paga, il cedente deve assicurare la prestazione al cessionario.
Quali sono i vantaggi della cessione del credito?
Per il cedente (ad esempio un’impresa) si eliminano dalla contabilità delle partite in sofferenza, difficili da riscuotere, ma che compongono comunque l’imponibile fiscale. Permette inoltre un risparmio dei costi di gestione del credito.
Il cessionario acquista ad un prezzo inferiore rispetto al credito reale, lucrando sulla differenza nel momento in cui realizza l’incasso.